Université de Lorraine - Site du Saulcy
57000 Metz
Frankreich
Principi e azioni di formazione in lingue seconde,
in contesto migratorio e pandemico
(MigrActionsL2_Metz 2022)
Il presente appello a comunicazione fa seguito al convegno organizzato a Metz in settembre 2018 (i cui atti sono pubblicati in Repères Dorif n° 19) e prende spunto da diversi dispositivi messi in atto per accogliere i migranti in formazione linguistica. Il contesto nel quale lavoriamo si è trasformato: la riflessione e le azioni che portiamo avanti devono ormai prendere in conto la crisi sanitaria, che ha moltiplicato le fragilità e le vulnerabilità già accresciute alla fine del secolo scorso a causa della globalizzazione e ancor più dei flussi migratori che interpellavano allora ed interpellano ancor oggi la responsabilità delle società che accolgono (Gardou, 2006, 2012 ; Pinotti, 2006). Per quando riguarda le nuove fragilità e vulnerabilità manifestatesi in contesto pandemico, esse riguardano in particolare le libertà di movimento, l’accesso ai corsi online, l’impatto del distanziamento sociale.
Di fronte a questa presa di coscienza, le scienze del linguaggio hanno un ruolo specifico tra le altre scienze umane e sociali, per riflettere e agire sui modi e mezzi per portare a termine se non una politica linguistica, almeno un insieme di dispositivi di insegnamento/apprendimento delle lingue che, nella nostra attualità particolare, garantiscano il legame sociale e favoriscano l’accoglienza dei migranti, giovani e adulti, appena arrivati. È così che, di fronte al persistere della pandemia è emersa recentemente la nozione di “linguistica emergenziale” (Emergency Linguistics, cf. Piller et al., 2020 ; Civico, 2021 ; Dreisbach & Mendoza-Dreisbach, 2021), che amplifica le sfide della formazione linguistica.
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Al crocevia di queste problematiche politiche, sociali, educative e linguistiche sollevate dalla formazione alle lingue e culture in contesti migratorio e pandemico, invitiamo innanzitutto i partecipanti a interrogarsi sull’ipotesi in base alla quale “la lingua è la fonte principale della conoscenza del partner” (Carta europea del plurilinguismo – Preambolo, novembre 2005, ipotesi che anima ancora oggi la riflessione linguistica e didattica (cf. Adami 2017 e più in generale Maurer & Prieur dir. 2017).
Invitiamo inoltre, in secondo piano, a prendere in esame la nozione di rappresentazioni (Havelange et al. 2003), e a trattarla in termini di categorie, categorizzazione, stereotipi, stereotipia... (Kleiber, 1999; Paveau, 2006), allo scopo di dare ai nostri scambi un fondamento linguistico o a mantenerlo, nell’ambito della ricerca-azione in didattica delle lingue e culture.
Per quanto riguarda le pratiche, si esamineranno così dei dispositivi o progetti di dispositivi interculturali che mirano o mettono in primo piano la (ri-) scoperta, in altre parole la visibilità o il riconoscimento dell’altro (Honneth, 2000; 2020; Ricœur, 2004). Su questo tema, Remotti (2010; 2019) ha indicato che è difficile limitarsi a una definizione precostituita dell’identità, soprattutto nazionale ; Jullien (2016) propone dal canto suo di sostituire la nozione di identità culturale con quella di risorsa culturale. Tale prospettiva pare altrettanto importante nella misura in cui le esperienze legate al riconoscimento intervengono o interverrebbero come risorse (psicologiche, cognitive, emozionali...) nei processi di apprendimento in generale e di apprendimento linguistico in particolare.
Del resto, tale prospettiva permetterebbe di esaminare le esperienze di riconoscimento reciproco dal punto di vista di una appropriazione attive del mondo circostante, in altre parole delle società di accoglienza, e di ricollocare i processi nel cuore della vita sociale, ossia laddove i bisogni sociali acquisiscono un senso, un “buon senso comune” (per citare Larsson 2008, secondo Kleiber 1997), che danno così un carattere linguistico all’intersoggettività).
Di conseguenza, le sfide sociali e umane della didattica delle lingue e culture, ciste come processi dinamici messi in campo in quanto risorse situazionali nel corso dell’apprendimento dovrebbero permettere di rinnovare le pratiche didattiche. Se è vero, seguendo ancora Axel Honneth o Paul Ricœur, che il riconoscimento diventa effettivo soltanto attraverso l’azione e l’interazione, occorre allora definire i contesti e i dispositivi in cui l’acquisizione/appropriazione delle competenze, in particolare plurilingui e culturali, ma anche sociali e tecniche, si sviluppano tramite l’impatto reciproco tra l’individuo e il suo ambiente (Brassac, 2010; Varela et al., 1993).
Le attività, sviluppate a partire dal riconoscimento, metterebbero così in valore le lingue già padroneggiate dai discenti. Questo approccio faciliterebbe la valorizzazione delle competenze plurilingui in contesti pedagogici nell’ambito di una comunità. Il riconoscimento reciproco permetterebbe dunque di sottolineare l’importanza di queste competenze per la realizzazione dell’individuo: permetterebbe di formare dei futuri cittadini linguisticamente e socialmente preparati ad affrontare il mondo post-pandemico.
In questo contesto, i giovani ricercatori sono invitati a proporre una comunicazione secondo le seguenti tematiche/problematiche :
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Come il contesto pandemico ha cambiato i principi/ i dispositivi della formazione linguistica de migranti o come ha aumentato le difficoltà legate a questi dispositivi (riduzione o divieto di spostamenti, accesso ai corsi online, impatto del distanziamento sociale)?
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Il contesto pandemico rappresenta un fattore di autonomia per il pubblico migrante o è una minaccia /un ostacolo alla loro « integrazione » nella società di accoglienza?
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In che misura gli approcci creativi (la pedagogia per progetti, la didattica creativa in ambito laboratoriale per esempio) rappresentano risposte ai problemi/difficoltà incontrati sul campo?
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Come le esperienze di apprendimento mettono in luce l’importanza del riconoscimento tra i partecipanti in una classe?
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Quali dispositivi specifici sono messi in campo o devono essere messi in campo per l’apprendimento di una lingua seconda in contesto migratorio?
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L’insegnamento/apprendimento a distanza potrebbe essere una soluzione o un rischio di fronte a un pubblico di migranti in un contesto pandemico?
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Gli effetti della pandemia su un pubblico “fragile”: di cosa si parla quando si considera un pubblico migrante?
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C’è una correlazione tra didattica delle lingue e “linguistica di emergenza”?
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Come rendere visibili, riconoscibili, i nostri discenti una volta che padroneggiano la
lingua seconda?
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Come rendere visibile, riconoscibile, la partecipazione dei discenti allofoni nella vita
sociale?
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Bibliografia citata
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RICŒUR Paul, 2004, Parcours de la reconnaissance, Paris, Stock (repris en 2005, Paris, Gallimard, coll. Folio-Essais).
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Articoli e testimonianze :
https://www.cahiers-pedagogiques.com/les-eleves-allophones-entre-reconnaissance-et-participation/ https://www.cahiers-pedagogiques.com/naitre-de-nouveau/
Écho :
https://www.republicain-lorrain.fr/education/2021/07/03/allophones-les-parents-aussi-se-forment-a-la- langue-francaise
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Bibliografia di riferimento
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VIGNER Gérard, 2015, Le français langue seconde, Paris, Hachette.
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Date del convegno: 22-23 settembre 2022
Luogo del convegno: Université de Lorraine, Campus du Saulcy à Metz Modalità del convegno: in presenza e online (in base alla situazione sanitaria)
Lingue del convegno: francese, italiano, inglese.
Costi di iscrizione: 65 euro (in presenza) o 35 euro (online)
Modalità di pagamento: bonifico online
Calendario e procedura di selezione:
Data di apertura dell’appello a comunicazione: 1 dicembre 2022
Data ultima di invio delle proposte: 1 marzo 2022
Data di avviso di accettazione o rifiuto: 31 marzo (prima valutazione) e 31 maggio (eventuale seconda valutazione) 2022
Data ultima per l’invio degli abstract: 1 luglio 2022
Data di diffusione del programma: 15 luglio 2022
Modalità di invio:
I dottorandi e giovani ricercatori (che hanno discusso la tesi dopo il 1°settembre 2018) sono invitati a inviare una proposta per un intervento di venti minuti (seguita da dieci minuti di discussione). Le proposte dovranno contenere sulla prima pagina il nome dell’autore e la menzione dell’Università di appartenenza e l’eventuale menzione della data, luogo, titolo della tesi e composizione del jury; seguirà una seconda pagina il riassunto che non menzionerà il nome dell’autore e sarà corredato da alcuni riferimenti bibliografici, (sulla stessa pagina). Le proposte di intervento dovranno essere redatte nella lingua prevista per l’intervento. Al fine di garantire una migliore comprensione da parte di tutti i partecipanti, si dovranno fornire delle slides redatte in un’altra lingua, diversa da quella prevista per l’intervento. Le proposte non dovranno superare le 500 parole (bibliografia compresa).
Ogni proposta sarà valutata in doppio cieco dai membri del comitato scientifico del convegno. I criteri di selezione comprenderanno la qualità del contenuto, la pertinenza tematica e l’originalità della proposta.
Le proposte dovranno essere inviate a: migractionsl2metz2022@pm.me
È prevista la pubblicazione di una selezione di testi, secondo la stessa procedura di valutazione. L’appello e il calendario per la pubblicazione degli atti saranno annunciati a chiusura del convegno.
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Organizzazione :
Groupe de recherches doctorales sur le français et l’italien langues secondes (GRD_FILS), Équipe Praxitexte du CREM EA3476
Responsabili del comitato :
Ahmmad Abohaltam, Claudia Farini, Aurora Fragonara (Laboratoire FoReLLIS, Université de Poitiers)
Membri del comitato : Sarah Abid, Stella Anne Achieng, Sakina El Khattabi, Junkai Li, Omar Kaced, Tarek Seifelnaser, sous la direction de Guy Achard-Bayle, professeur émérite de l’Université de Lorraine, CREM-Praxitexte EA3476.
Contatti : migractionsl2metz2022@pm.me
Sito web del convegno: https://migractionl2.sciencesconf.org
Comitato scientifico :
ABID Nadia, Université de Sfax
AUGER Nathalie, Université Paul Valéry Montpellier 3
ARAÚJO E SÁ Maria Helena, Université d’Aveiro
CASTELLOTI Véronique, Université de Tours
DEFAYS Jean-Marc, Université de Liège
GALAZZI Enrica, Université catholique de Milan
GONZALEZ REY Maria Isabel, Université de Saint Jacques de Compostelle
JERÓNIMO Patrícia, Université du Minho à Braga
LAMPROU Effrosyni, Université de Poitiers
MACAIRE Dominique, Université de Lorraine
MINUZ Fernanda, Université Johns Hopkins à Bologne
OLLIVIER Christian, Université de la Réunion
PUREN Christian, Université Jean Monnet Saint-Étienne
ROCCA Lorenzo, Società Dante Alighieri di Roma, expert linguistique au Conseil de l’Europe
VALETOPOULOS Freiderikos, Université de Poitiers
VIGNER Gérard, Inspecteur d’académie – Inspecteur pédagogique régional de Lettres – ministère de l’Éducation nationale
WANG Zhan, Université de Wuhan
Groupe de recherches doctorales sur le français et l’italien langues secondes (GRD_FILS), Équipe Praxitexte du CREM EA3476
Responsabili del comitato :
Ahmmad Abohaltam, Claudia Farini, Aurora Fragonara (Laboratoire FoReLLIS, Université de Poitiers)
Membri del comitato : Sarah Abid, Stella Anne Achieng, Sakina El Khattabi, Junkai Li, Omar Kaced, Tarek Seifelnaser, sous la direction de Guy Achard-Bayle, professeur émérite de l’Université de Lorraine, CREM-Praxitexte EA3476.